Brevi cenni sull'Oniromanzia
L’Oniromanzia è un’antichissima arte d’interpretazione delle immagini prodotte dall’uomo, tanto in stato di veglia quanto in stato di sonno, sia sotto forma grafica sia sotto forma di narrazione onirica. Si distingue essenzialmente dall'onirologia.
Origina da fonti antichissime come le tavole sibilline, i responsi oracolari greci, la sapienza egizia, persiana e dei caldei nonché l'I Ching.
Secondo il mio orientamento, la tecnica specifica consiste nel portare il soggetto in uno stato di rilassamento guidato per consentirgli di osservare le immagini che scorrono sullo specchio della sua coscienza.
Queste immagini sono poi comunicabili e interpretabili secondo la realtà del soggetto che le ha osservate.
Si esegue in semi-trance sotto la guida dell’oniromante il quale, attraverso il lento abbassamento delle luci e la modulazione della voce conduce i partecipanti in uno stato di fantasia onirica cosciente.
L’oniromante non interferisce con ciò che il soggetto vede, bensì glielo rende comprensibile traducendo le immagini in linguaggio razionale fondato sulla logica del quotidiano.
Con l’Oniromanzia si può osservare la propria interiorità come in una sorta di archeologia psichica.
Le informazioni che se ne ricavano consentono al soggetto di vedere con più chiarezza la propria realtà interiore ed entrare attivamente e profondamente in un miglior processo di autoconoscenza, motivazione e ispirazione.
Per molti versi, è più rapida di una consulenza e permette di individuare rapidamente il punto prioritario su cui intervenire in quell’esatto momento.
Si differenzia da ogni altra tecnica ipnagogica sebbene possa avere all’apparenza alcune affinità con molte di esse come la Rêve éveillé o l’Immaginazione Attiva o l’Ipnosi o il Training Autogeno o l’Immagogia o la Mindfulness, etc.